lunedì 31 marzo 2014

Contestualizzazione storica

   Nato nel 100 a.C., appartenente alla gens Iulia, Caio Giulio Cesare intraprende il cursus honorum a trent'anni; relativamente tardi per un esponente dell'aristocrazia. Agitata da tensioni sociali mai risolte, ferita dalla guerra civile tra Mario e Silla, Roma è scossa da scandali, congiure e violenze. Due partiti, il senatoriale e il democratico, occupano la scena politica. Il governo è paralizzato da interessi contrastanti e ogni azione importante cade nel nulla. Ad incendiare ulteriormente il clima sociale, concorrono anche il mancato riconoscimento delle importanti conquiste del comandante Gneo Pompeo e il mancato pagamento dei veterani. In questa situazione, Cesare si muove da uno schieramento all'altro con gesti clamorosi e demagogici. "Vuoto di potere" è forse il termine che meglio descrive la situazione a Roma; vuoto di potere che verrà presto colmato. Intanto Cesare prosegue il suo cursus honorum; nel 62 è pretore e poi propretore in Spagna, dove si arricchisce a spese dei sudditi. Tornato a Roma nel 60, Cesare fa facilmente leva sulle mire del potentissimo Crasso e sui risentimenti di Pompeo. Nasce così nel 60 il Primo triumvirato, un'alleanza segreta per il controllo economico, politico e sociale di Roma. Questi tre uomini, infatti, avevano nelle loro mani rispettivamente il popolo, gli affari e l'esercito; colmavano insieme il vuoto di potere che governava Roma. Nel 59 Cesare è eletto console insieme al collega Bibulo, che viene messo subito in disparte. La legge stabiliva che il console, al termine della magistratura, avrebbe ottenuto il governo di una provincia e il comando delle legioni in essa presenti. In quell'anno muore il governatore della Gallia Cisalpina e Cesare ottiene, al termine del consolato, quel governo. La regione non era sicura; era infatti minacciata nei suoi confini da orde di Elvezi e, in generale, dall'insediamento della pericolosa gente germanica degli Svevi.



"La Gallia, nel suo insieme, è divisa in tre parti: una abitata dai Belgi, un'altra dagli Aquitani, la terza dai popoli chiamati localmente Celti e da noi Galli." Libro I, I; pagina 41.

Nel 58 Cesare prende le armi contro Elvezi e Germani, su richiesta degli Edui; questi scontri segnano l'inizio della guerra gallica. Nel 57 si armano i Belgi ma sono anche loro sconfitti insieme ai Nervi. Riconfermato nel 56 il triumvirato, nel 55, in concomitanza con il consolato di Crasso e Pompeo, viene riconfermato a Cesare il governo della Gallia. Sempre nel 55 Cesare porta la guerra in Germania e in Britannia; le prime testimonianze storiche dei popoli di quest'ultima regione sono legate a questa spedizione. Nel 54 è ancora in Britannia e successivamente di nuovo in Gallia per sedare focolai di una pericolosa ribellione. L'anno successivo è segnato dal decesso di Crasso e il 52 da una rivolta generale della Gallia, guidata da Vercingetorige e stroncata dal genio militare di Cesare ad Alesia; questo è anche l'anno in cui viene scritta La guerra gallica. Nel 51 la Gallia era definitivamente sottomessa. Il triumvirato era intanto decaduto: Crasso era morto e Pompeo si era riavvicinato al Senato contro Cesare. Proprio il Senato ordina di sciogliere il potente esercito a Cesare, il quale rifiuta e passa in armi il Rubicone, confine oltre il quale era proibito procedere in armi; è guerra civile con Pompeo. Cesare sconfigge Pompeo a Farsalo nel 48 e nel 44 le restanti truppe pompeiane a Tapso in Africa. Tornato a Roma, unico vincitore, è nominato dittatore a vita. Il 15 Marzo del 44 viene ucciso dai congiurati, guidati da Bruto e Cassio. Nel testamento Cesare aveva indicato come suo successore Giulio Cesare Ottaviano, colui che diventerà il primo imperatore romano.
   In generale, il periodo storico in questione è segnato dalla crisi delle istituzioni repubblicane. Il contesto economico e sociale in cui era nata e si era sviluppata la Repubblica era ben diverso da quello della Roma del I secolo a.C; ormai il potere era nelle mani di chi comandava le legioni. E così, partendo dai primi sinistri scricchiolii della guerra civile tra Mario e Silla, passando per i sordi boati della guerra tra Cesare e Pompeo, assistiamo al rovinoso crollo della Repubblica e all'ascesa del primo imperatore.

domenica 30 marzo 2014

Il libro

Caio Giulio CESARE, La guerra gallica, Milano : Rizzoli, 2011.



Testo completo disponibile all'indirizzo http://www.loffredo.it/AML/CLL/gallicos.pdf.


martedì 25 marzo 2014

Premessa

   Il presente blog è parte integrante del corso di Storia della tecnologia, tenuto dal professore Vittorio Marchis al Politecnico di Torino. Scopo di questo blog è l'analisi del testo "La guerra gallica" di C. G. Cesare dal punto di vista strettamente tecnologico. Saranno cioè approfondite le parti del testo che trattano della tecnologia applicata al settore militare e a quello civile. Ritengo necessario, per chiarezza e organicità, procedere per argomenti; precisi riferimenti al testo saranno inseriti nei posts. L'analisi sarà preceduta da una contestualizzazione storica.